“La ripresa della notifica centralizzata di atti, in particolare quelli derivanti da controllo automatizzato, da metà ottobre ha comportato un notevole incremento delle richieste veicolate tramite il canale Civis; tale incremento sta comportando il prolungarsi dei loro tempi di evasione, nonché l’aumento delle istanze di sollecito inviate tramite Pec.
Alla luce di ciò e di quanto chiarito dall’allegata Risoluzione 72/E del 16 dicembre 2021, la Direzione regionale Lombardia ha fornito indicazioni operative agli Uffici territoriali al fine di superare le attuali criticità. Nello specifico:
- verrà data priorità alla lavorazione delle istanze Civis su cartelle, onde prevenire ricorsi/mediazioni evitabili;
- qualora la lavorazione di una comunicazione dovesse essere conclusa dopo 30 giorni dalla sua notifica, a fronte di un’istanza tempestivamente presentata e non meramente dilatoria o interruttiva, l’Ufficio valuterà l’aggiornamento della comunicazione e la sua remissione nei termini.
- nel caso in cui l’istanza Civis venga rigettata con l’indicazione di rivolgersi all’Ufficio competente, sarà cura dell’Ufficio di prima ricezione fornire i dettagli necessari a prendere contatti con l’Ufficio competente.
Alla luce di ciò, la Direzione regionale chiede ai rappresentanti degli ODCEC Lombardi di sensibilizzare i propri iscritti affinchè evitino di inviare ripetuti solleciti a mezzo pec o e-mail in merito allo stato di lavorazione delle istanze presentate.
La Direzione regionale e i rappresentanti degli ODCEC Lombardi, considerate le sopra dettagliate indicazioni operative fornite agli Uffici territoriali, concordano che, qualora la pratica CIVIS, tempestivamente presentata, sia urgente (per esempio per scadenza di termini di impugnazione) la situazione sarà segnalata all’Ufficio Servizi fiscali tramite il consolidato filtro del Codis; la Direzione regionale in ogni caso conferma la specifica attenzione alle segnalazioni dovute a disservizi “bloccanti” per il rispetto della normativa, fiscale e non, da parte del contribuente.”